Il valore delle auto d’epoca

Se come valore si intende quello intrinseco, è evidente che le auto d’epoca originali, per il solo fatto di raccontare la storia della motorizzazione e del costume degli ultimi centoventi anni, rappresentano degli “oggetti” dal valore elevatissimo e difficilmente comparabile. Se invece si intende il valore di mercato dell’auto d’epoca, cioè la quantità di denaro necessaria al loro acquisto, anche in funzione di un giusto investimento nel tempo, allora la materia si fa estremamente complessa. Poiché è ormai assodato che, pur esistendo criteri generali per la loro valutazione, le eccezioni sono troppe ed inspiegabili per poter dare loro valore di prova. E questo anche perché (altra realtà ormai incontrovertibile) pure in questo mercato, il fattore “moda” ha spesso importanza preminente.

Facciamo alcuni esempi di auto d’epoca…

Si sa che le auto sportive, soprattutto se decapottabili, hanno valutazioni superiori a quelli di altre tipologie di auto d’epoca. Allora perché una Land Rover Range della prima serie oggi costa tanto di più di una eccellente Triumph TR6, tanto per rimanere oltre manica?

Altro fattore ritenuto determinante è il blasone del Marchio di un’auto d’epoca. Ma perché una Lancia Fulvia Coupé deve essere valutata meno della metà di un’Alfa Romeo Giulia GT Junior? Oppure ci si potrebbe chiedere il motivo di quotazioni così basse per le Rolls-Royce. Non credo infatti che quanto a blasone esse siano seconde a qualcuno.

Passato sportivo? Certamente sì! Ma ancora non si spiega la differenza di quotazione tra una Lancia Fulvia Rallye 1,6 HF (meglio conosciuta come ‘Fanalona’) ed un’Alfa Romeo Giulia GTA. Parlando in ambo i casi di esemplari “stradali”, costa oltre il doppio. A proposito è giusto ricordare che, pur con tutto il dovuto rispetto allo strepitoso palmarès dell’Alfa Romeo, la Lancia ha vinto ben nove titoli mondiali Rally.

Inoltre, rimanendo in casa Lancia, nessuno saprà mai spiegare razionalmente perché una Aurelia B24 Convertibile non raggiunga la metà della valutazione della sorella Spider. Più scomoda, per molti meno elegante e solo marginalmente più rara. E rimane misterioso anche il motivo per cui una Flaminia Pininfarina costi meno di un terzo della Touring.

Quanto incide l’importanza storica?

Importanza storica!? Se tale aspetto, apparentemente fondamentale, fosse tenuto nel debito conto le auto più quotate sarebbero, in ordine di apparizione, la Ford T, la Lancia Lambda, la VW Maggiolino, la Citroën DS, per noi italiani la Fiat 600, la Morris Mini Minor e l’Alfasud.

È noto che così non è.

E la finisco qui con due conclusioni:

Se si passa dal valore generale del motorismo storico, che giudico inestimabile, a quello particolare dei modelli tutto cambia e diventa impossibile fare un discorso intellettualmente onesto che abbia validità universale ed indiscutibile.

Ed infine propongo un luogo comune che, però, per una volta sarebbe bene tenere come bussola: comprate l’auto che vi piace, procedendo sempre con estrema cautela, e, se neofiti, lasciandovi consigliare da appassionati di sicura buona fede.

Curatela ed usatela come si conviene e vedrete che non vi troverete mai pentiti del vostro investimento.

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